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Milano, 15 novembre 2021. La Fondazione Memoria della Deportazione dedicherà il 2022 alla valorizzazione degli archivi, sia sotto l’aspetto della conservazione e dell’indagine storica, sia come strumento didattico. Durante gli incontri avviati l’8 novembre, soprattutto coi docenti delle scuole, è emersa l’urgenza di una riflessione critica e profonda sulle politiche culturali della memoria, cogliendo la suggestione di un recente saggio di Alberto Cavaglion di “decontaminare le memorie del Novecento“.

I seminari

Si è ritenuto di partire proprio dagli archivi, che non solo sono il luogo dove la memoria è depositata, ma sono anche la garanzia della sua autenticità e il fondamento di una ricerca storica capace periodicamente di rinnovarsi.

Ma l’archivio rischia di conservare un potenziale inerte, senza l’intelligenza e l’esperienza di chi ha gli strumenti operativi adeguati per valorizzarne i materiali conservati.

Dalla consapevolezza della necessità di rafforzare il dialogo tra studiosi e archivisti è nata l’idea di due seminari pubblici (13 dicembre 2021 e 28 aprile 2022) sul tema

Antifascismo, Resistenza e Deportazione: quale memoria per il futuro? La storia e gli archivi tra conservazione e valorizzazione.

I seminari sono organizzati da Massimo Castoldi, Roberta Cairoli Francesco Scomazzon.

Gli archivi dell’emigrazione antifascista: 13 dicembre 2021

 

Il primo si terrà online sulla pagina Facebook della Fondazione Memoria della Deportazione il 13 dicembre 2021 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 sul tema

Gli archivi dell’emigrazione antifascista

con il seguente programma:

9:00-11:00 Coordina Massimo Castoldi (Fondazione Memoria della Deportazione, Milano)

9:00-9:30 SALUTI

Floriana Maris (Fondazione Memoria della Deportazione, Milano)

Raffaella Castagnola-Rossini (Divisione della cultura e degli studi universitari del Canton Ticino)

9:30-10:00 INTRODUZIONE

Alberto Cavaglion (Università degli Studi di Firenze)

Decontaminare le memorie del Novecento

10:00-10:20

Elisa Signori (Università degli Studi di Pavia)

Le identità multiple dell’antifascismo e le sue tracce documentarie: carte personali, archivi istituzionali, fonti ministeriali e poliziesche

10:20-10:40

Sonia Castro (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana, Locarno)

Le fonti epistolari dell’esilio antifascista: l’archivio Egidio Reale e il carteggio con Guglielmo Canevascini

10:40-11.00

Francesca Mariani Arcobello (Fondazione Pellegrini-Canevascini, Bellinzona)

Voci dell’antifascismo: l’interesse degli archivi della Fondazione Pellegrini-Canevascini per lo studio dell’emigrazione antifascista

11:00-11:20 Pausa

11:20-13:00 Coordina Francesco Scomazzon (Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Como)

11:20-11:40

Toni Ricciardi (Université de Genève)

L’emigrazione antifascista in Svizzera nei fondi del Sozialarchiv di Zurigo

11:40-12:00

Fabrizio Panzera (Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona)

Il fondo e la banca dati Rifugiati 1943-1945 dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino

12:00-12.20

Natalia Cangi (Archivio Diaristico Nazionale, Pieve Santo Stefano)

La memoria e le sue tracce. La “casa” svizzera di Gualtiero Morpurgo e Lea Ottolenghi

12.20-13:00

Discussione e chiusura dei lavori