Per una didattica della deportazione. Sfide e modelli in Europa

Per una didattica della deportazione. Sfide e modelli in Europa

Su richiesta di molti partecipanti e di molti utenti sul nostro sito si può seguire la differita del Convegno del 25 ottobre 2017, ore 9.00-18.30, tenutosi presso l’Aula Crociera Alta di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano Per una didattica della deportazione. Sfide e modelli in Europa organizzato da Fondazione Memoria della Deportazione, Fondazione Fossoli, Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano e Rete Universitaria Giorno della Memoria.

Ricordiamo Ibio Paolucci

Ricordiamo Ibio Paolucci

Il 27 ottobre 2017, alle ore 17.00 nella sala convegni della Fondazione Memoria della Deportazione si terrà un incontro su Ibio Paolucci, antifascista, deportato, inviato dell’«Unità», direttore di «Triangolo rosso».

Ricordando il nostro Presidente Gianfranco Maris

Ricordando il nostro Presidente Gianfranco Maris

Il 14 agosto 2015 moriva in Milano Gianfranco Maris, storico presidente dell’ANED e della Fondazione Memoria della Deportazione, luogo di conservazione di documenti, di studio e di ricerca, progetto alla cui attuazione Gianfranco Maris si dedicò dal 1990, nella convinzione che ANED dovesse, per la vocazione culturale che l’ha sempre caratterizzata, realizzare una fondazione per il futuro della memoria, che fosse produzione di cultura ed informazione.

La Fondazione Memoria della Deportazione vuole ricordare il suo presidente con le parole da lui pronunciate a Milano, in piazza del Duomo, il 28 gennaio 2007 per la celebrazione del Giorno della Memoria.

Trashware in Fondazione grazie a PCOfficina

Trashware in Fondazione grazie a PCOfficina

La Fondazione ha ricevuto in dono da PCOfficina due PC portatili sui quali sono installati i sistemi operativi Linux Mint e Lubuntu. La Fondazione esprime la propria riconoscenza a PCOfficina, associazione sorta al fine di svolgere attività di utilità sociale senza finalità di lucro. La Fondazione pratica infatti la conservazione tecnologica, ricorre cioè al trashware, termine composto derivato dalla contrazione delle parole inglesi trash, ‘spazzatura’, e hardware. Si parla di trashware quando si ricondizionano i Personal Computer sostituendo componenti usurate.