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Roma, 22 giugno, ore 10. Sulla  piattaforma ZOOM della Casa Russa a Roma si terrà una conferenza internazionale in occasione degli 80 anni dall’attacco tedesco all’Unione sovietica. La Fondazione Memoria della Deportazione sarà presente con la presidente Floriana Maris.

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All’alba del 22 giugno del 1941 la Germania nazista lanciò i primi attacchi massicci contro l’Unione Sovietica. Senza una formale dichiarazione di guerra, gli aerei nemici iniziarono a bombardare campi d’aviazione, stazioni ferroviarie, basi navali e decine e decine di città. Il conflitto senza precedenti scatenato dalla Germania hitleriana fu ulteriormente aggravato dagli atroci crimini di guerra e da una politica di genocidio mai vista prima.

L’incontro sarà aperto da Sergey Razov, ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa nella Repubblica Italiana.

A seguire, l’intervento del Prof. Lev Belousov, preside del dipartimento di storia moderna e contemporanea dell’Europa e dell’America della facoltà di storia dell’Università Statale di Mosca.

Tra gli ospiti speciali dell’incontro vi sono Fabrizio De Sanctis, presidente dell’ANPI provinciale di Roma, Massimo Allegretti, presidente del Consiglio Comunale della città di Mantova, e Floriana Maris, presidente della Fondazione Memoria della Deportazione (Milano).

Particolare attenzione sarà dedicata alla storia dello Stalag n. 337.  La sorte dei prigionieri di guerra italiani detenuti in questo campo di concentramento sarà raccontata da Igor Gordejchik, ideatore del progetto che si prefigge di mantenere viva la memoria delle vittime che trovarono la morte nel luogo di sterminio.

Secondo varie fonti, proprio lì furono fucilati oltre 2000 italiani dopo il ritiro ufficiale dell’Italia dalla guerra. La relazione del Prof. Sergey Aleksandrovich, docente della facoltà di storia dell’Università Statale di Bielorussia, si concentrerà sugli eventi accaduti nel campo di concentramento quando si trovava sul territorio della Bielorussia, mentre gli storiografi italiani illustreranno i tragici sviluppi nella storia dello stalag quando lo stesso fu trasferito sul territorio italiano, nei pressi di Mantova.

Infine, gli ospiti della conferenza avranno un’occasione unica di ascoltare la testimonianza storica di Anatolij Burenin, già prigioniero dello stalag n.337 sul territorio della Bielorussia.

La conferenza si terrà con la traduzione simultanea in russo e in italiano.