Print Friendly, PDF & Email

Sono stati ultimati i lavori di catalogazione del Fondo librario Giovanna Massariello.

Il fondo raccoglie 343 opere appartenute a Giovanna Massariello (1947-2013) e donate alla Fondazione Memoria della Deportazione dalla famiglia nel 2014.

Figlia di Maria Arata, deportata politica nel campo di sterminio di Ravensbrück, Giovanna Massariello è stata ordinario di Glottologia e Linguistica generale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Verona, membro del Consiglio Nazionale dell’ANED e negli ultimi anni vice presidente della Fondazione Memoria della Deportazione.

La raccolta di pubblicazioni, prevalentemente monografiche (volumi e opuscoli) edite dal 1945 ad oggi, alcune in lingua straniera, testimoniano l’intensa attività di ricerca storica e linguistica condotta da Giovanna Massariello nel corso della sua vita.

Le opere, soprattutto di memorialistica, trattano di deportazione e Resistenza.

Molti testi sono arricchiti di note manoscritte e dediche. Alcuni sono rari e di indubbio valore. Nel fondo sono conservati, per esempio, il volume di Giancarlo Ottani, Un popolo piange. La tragedia degli ebrei italiani, e I campi della morte in Germania nel racconto di una sopravvissuta di Alberto Cavaliere, entrambi editi nel 1945. Un’opera introvabile è Ravenbriške pesmi di Vera Albrehtova e Katja Špurova edito nel 1977 da Pomurska založba. Sull’occhiello si legge una dedica autografa a Giovanna Massariello scritta da Erna Muser, poetessa slovena deportata a Ravensbrück.